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Quelli difficili

Siamo tutti quelli a cui dicono che non ce la faranno

Comparse in affanno della società dell’inganno

Sarebbe stata dolce questa vita, noi ci credevamo

Come una bugia detta lenta da chi una volta amavamo
Dicevano “devi essere forte”, ma senza darci le armi

Urlavano “sii te stesso” e poi ridevano agli sbagli

Quelli a scuola col nome storpiato, uno schiaffo per gioco

Cresciuti col riflesso rotto e colorato dal vuoto
Siamo quelli che troviamo rifugio in notti buie

Che dal riflesso di uno smartphone hanno visto tante lune

Pietrificati dalla vita, in testa pare e castelli

A leggere parole che graffiano di solitudine inermi

Quelli dai sogni piccoli

Stretti i pugni negli angoli

Coloro dai colori instabili

Alle feste mai invitati

Perché visti strani e buffi

Perché considerati loro: quelli “difficili”

Siamo anche quei giovani in fuga da un vecchio bel Paese

Quelli che mandano il curriculum a chi non conosce l’inglese

Né l’italiano, siamo ciò che tanto amiamo e cacciamo

Siamo i pregi e i talenti che continuiamo a zittire
Tranquilli… shhh, si fa per dire

Mentre voi grandi lanciate bombe, noi cerchiamo di capire

Come portare i soldi a casa, come fare

Per costruire una famiglia, un nido, un’esistenza da amare
E siamo stanchi
Di sentir parlare di futuro

Da chi un presente

L’ha avuto

Quelli dai sogni piccoli

Stretti i pugni negli angoli

Coloro dai colori instabili

Alle feste mai invitati

Perché visti strani e buffi

Perché considerati loro: quelli “difficili”

Alle feste mai invitati

Perché visti strani e buffi

Perché considerati loro
Quelli invincibili